Ai blocchi di partenza la nona edizione di Giovani a Teatro, presentata in conferenza stampa giovedì 29 settembre presso la sede della Fondazione di Venezia.
“Essere umani” è il tema di quest’anno e il principio per una riflessione collettiva sulla situazione attuale: la crisi globale ha influenzato e deteriorato tutti i settori. Ne consegue lo stimolo al ripensamento di un’umanità apparentemente perduta, attraverso laboratori e spettacoli capaci di recuperare una condivisione positiva dello stare insieme.
Nella sezione Esperienze, ancora in via di definizione, saranno previsti dei laboratori mirati per le scuole, primo tra tutti il progetto “Eresia della felicità”, di Marco Martinelli, direttore del Teatro delle Albe, che porterà la sua Non-scuola nel Liceo Classico Marco Polo di Venezia e negli istituti Edison-Volta e Luzzati-Gramsci di Mestre-Asseggiano. Altre Esperienze saranno I cinque sensi dell’attore e Forma l’azione, due proposte del Teatro del Lemming rispettivamente per gli studenti del Liceo Morin di Mestre e dell’Istituto Levi di Mirano mentre il liceo classico Montale di San Donà di Piave riscoprirà attraverso un percorso ideato da Leonardo Mello la poesia di Andrea Zanzotto.
Anche quest’anno, nonostante la crisi, rimane invariato il prezzo del biglietto per gli iscritti alla sezione “Teatro in tasca” (2,5 euro) a cui possono accedere i possessori della Gat card (studenti fino ai 29 anni che risiedono o studiano nella provincia di Venezia), della Prof card e, novità di questa edizione, della Tandem Card che permette ad un adulto di accompagnare allo stesso prezzo un minore a teatro. Inoltre, per facilitare gli spostamenti verso i teatri della provincia, è stata attivata una collaborazione col sito www.roadsharing.com in cui gli iscritti a Giovani a Teatro possono offrire e richiedere posti auto.
Saranno molti gli appuntamenti previsti per questa stagione, più di duecento, e quelli di ottobre sono già disponibili sul sito giovaniateatro.it.
Il teatro diventa ora più che mai un punto d’incontro e di scambio, necessario per ricostituire una società culturale positiva ed unita: teatro anti-crisi, teatro come cambiamento e spinta per riappropriarsi di valori umani e sociali, il teatro di certo può tutto questo.